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Giovani

 

Sono stati gli amici a uccidere Meredith ?

La morte di Gabbo e la furia Ultras

Aborto : la Lombardia modifica la legge 194

Gli studenti non conoscono il loro Statuto

I giovani contro le Mafie

 

Sono stati gli amici a uccidere Meredith ?

Perugia – Niente da fare per Rudy Guede. Resta in carcere, Il Tribunale del riesame ha confermato la custodia cautelare per l'ivoriano. Il “quarto uomo” dell’indagine sull’omicidio di Meredith Kercher ha dichiarato di non essere l’autore dell’omicidio ma di essere stato a casa di Meredith quella notte. Continua ad essere indagato per l’impronta di una sua mano insanguinata sul cuscino accanto al corpo e delle tracce del suo Dna rilevate su un tampone vaginale eseguito durante l'autopsia della studentessa, Rudy ha affermato di aver visto l’assassino e di essere in grado di riconoscerlo. Restano in carcere anche Amanda Knox e Raffaele Sollecito, Intanto tutti i protagonisti della vicenda continuano a inondare avvocati, giudici e stampa di memoriali. di Marta Lamalfa
 

E' stato arrestato dall'Interpol, sul treno Coblenza-Magonza, Rudy Hermann Guede, il ventunenne ivoriano, identificato come il quarto uomo presente nella stanza di Mez, la notte della sua morte. Da Milano, si era rifugiato prima in Svezia e poi in Germania. La polizia italiana lo ha rintracciato tramite un amico su internet. Sarebbero sue le impronte ritrovate in casa di Meredith. In carcere in Germania, si dice innocente, "non ero in quella stanza, la sera dell'omicidio". Adottato da una facoltosa famiglia italiana, si é fatto fotografare con vip, come Armani; ma da qualche tempo era noto alle forze dell'ordine come uno dei frequentatori del mondo dello spaccio di droga nel mondo degli studenti universitari, soprattutto stranieri. Diventa così l'indagato principale; mentre il dj congolese Patrick Lumumba é stato il primo a lasciare le carceri. Ritornato a casa, ha potuto riabbracciare la moglie. Sempre in bilico Amanda Knox, ritenuta la teste principale dell'inchiesta. La posizione giudiziaria di Sottile resta legata alla prova del dna sul sangue ritrovato sul suo coltello. Resta sconvolta la città, documenti filmati e fotografici, denunciano la vita hard dei giovani studenti universitari : sesso violento, alcol, spaccio e consumo di stupefacenti e ogni tipo di trasgressione e violenza, che finiscono anche nell'omicidio. di Giovanna Votano

Si continua ad indagare sulla morte di Meredith Kercher, la ragazza inglese uccisa nella propria abitazione la notte del primo novembre scorso. Le ultime indagini sembrano appesantire la posizione di Amanda Knox la coinquilina di Meredith. La ragazza é stata ripresa da una telecamera di un parcheggio antistante “la casa degli orrori", mentre varcava la porta di casa. L’orologio della telecamera segna le 20,43. Amanda rientra a casa indossando abiti chiari e una gonna bianca; non è detto però che Lumumba e Sollecito non fossero presenti, infatti, la telecamera registra il passaggio di altre persone ma che al buio non sono riconoscibili. Per quanto riguarda Sollecito invece, l’attenzione si sposta sulle scarpe e i tre coltelli che gli hanno sequestrato. Lumumba continua a protestarsi innocente, dicendo che quella sera dalle 21 del primo novembre alle undici del giorno é rimasto. E' stato comunque rintracciato il professore che ha ammesso da aver trascorso due ore con lui nel suo pub, dalle 20 alle 22. La morte di Meredith sarebbe avvenuta tra le 21 e le 23 dello stesso giorno.  di Angela Marasco
 

Non hanno ancora confessato i tre ragazzi fermati per il delitto della studentessa inglese. Ma dalle loro contraddizioni é stata confermata la pista delle amicizie della ragazza. delitto a sfondo sessuale. Gli arrestati sono la compagna di appartamento americana, il fidanzato e un congolese di 37 anni. L'accusa é concorso in omicidio volontario e violenza sessuale. il questore ha precisato che violenza sessuale non significa stupro. E' vero che la ragazza ha avuto rapporti, ma, quando e’ stata forzata a compiere atti non voluti, si sarebbe ribellata. Adesso si attendono i risultati della scientifica sulle numerose tracce ritrovate sul luogo del delitto. dall'autopsia e' emerso che la ragazza, che ha avuto rapporti sessuali la notte in cui é morta, non ha subito violenza. é morta probabilmente verso l'alba, per l'emorragia provocatale dalla ferita di un'arma da punta e da taglio; che non é stata però ancora ritrovata. da Perugia, Elisa Luperini

Meredith Kercher, la ragazza inglese di 22 anni che a Perugia frequentava un corso di lingua italiana all’università per stranieri, é morte la notte tra l’uno e il due novembre. Il corpo senza vita e quasi completamente nudo è stato rinvenuto nella stanza dell’ appartamento dove la ragazza risiedeva. La ragazza é stata uccisa con un profondo taglio alla gola; ma l’arma non è stata ancora ritrovata. Nessuna delle due amiche, una statunitense e una italiana, con cui Meredith conviveva erano a casa la notte dell’omicidio. La polizia scientifica non ha riscontrato lesioni agli organi sessuali per cui lo stupro è da escludere.  Adesso la polizia sta cercando di capire se l’omicidio sia avvenuto per mano di una o più persone. di Indra Ieracitano

E' ancora avvolta nel mistero la morte di Meredith Kercher, trovata morta nella sua abitazione, a pochi metri dal centro storico, dove, Mez (così la chiamavano gli amici) frequentava l’università nell’ambito del progetto Erasmus. La giovane studiava all'università di Leeds ed era arrivata in Italia ad agosto con il programma Erasmus per assimilare la lingua e la cultura italiana. "Stava inseguendo il suo sogno e riceviamo un po' di conforto dal sapere che ci ha lasciati in quello che era un momento molto felice della sua vita", ha detto la madre. Il suo cadavere é stato ritrovato dalla polizia postale verso le tredici di venerdì scorso. Era nella sua stanza, sul letto, coperta da un piumone, con la maglietta alzata e il seno scoperto, ma, con gli altri indumenti indosso. Ma la porte era chiusa a chiave. Meredith, potrebbe aver conosciuto il suo assassino la notte di Halloween, quarantotto ore prima di essere sgozzata, quindi un'amicizia recente. Si suppone che gli aggressori fossero due, mentre uno abusava di lei, l’altro la bloccava tappandole la bocca e stringendole le mandibole. Per questo gli investigatori ipotizzano che sia stata uccisa durante un rapporto sessuale. La casa nella quale viveva Meredith è circondata da prati e terrapieni, per questo l’assassino, probabilmente, non è stato visto da nessuno uscire dalla finestra. L'assassino ha lasciato tracce ovunque, soprattutto impronte digitali, tracce biologiche di vario genere, oltre ad alcune macchie di sangue sulla finestra della camera da letto, doveva essere giovane perché per uscire dalla finestra occorre una certa agilità. L’assassino è uscito dalla stanza portandosi dietro due telefonini, fra cui quello della vittima, per poi lanciarlo nel prato di una casa vicina dando così origine alle ricerche. Gli inquirenti indagano sulle ultime telefonate di Meredith, l'ultima telefonata è stata alla madre. di Angela Marasco
 

Le indagini sulla morte di Meredith Kercher sono arrivate ad una svolta. Benché ci siano ancora degli interrogativi senza risposta, la polizia,dopo accurate indagini, ha dato un volto e un nome ai probabili colpevoli. L’assenza di segni di effrazione nell’appartamento inducono a pensare che la ragazza conoscesse bene i suoi assassini, tanto da aprirgli la porta. Non convincono le dichiarazioni di Amanda Marie Knox, 20 anni, coinquilina statunitense della Kercher, che inizialmente sembrava avere un alibi. Il questore di Perugia, Arturo De Felice, ha dichiarato che su Meredith non sono state rinvenute tracce di alcool o droghe. Sembra che la Kercher si sia rifiutata di girare un filmato a luci rosse, provocando la reazione violenta dei compagni. Da qui “sopraffazione sessuale”. Tra i misteri, il volantino scritto a mano per l’affitto di camere, affisso al portone dell’università con l’indirizzo della casa in cui è avvenuto l’omicidio. di Raffaella Caruso

Perugia - Sono tre gli indagati per l’omicidio di Meredith Kerche : il fidanzato italiano di 24 anni Raffaele Sollecito, la coinquilina americana Amanda Marie di 20 anni e un cittadino congolese, Lumumba Diya di 37 anni. L’accusa per tutti è di concorso in omicidio e di concorso in violenza sessuale. La ragazza è stata trovata morta venerdì scorso dalla sua coinquilina e dalla polizia postale che era per consegnarli i suoi due cellulari ritrovati nell’orto di un anziana signora, che abita a pochi metri dall’appartamento dell'omicidio. Ancora misterioso il movente. di Carmen Spanò

 

La morte di Gabbo e la furia Ultras

Roma - Dovrà difendersi dall'accusa di omicidio volontario e non di omicidio colposo l´agente di polizia Luigi Spaccarotella, indagato per la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri avvenuta sull'A1 nell'area di sosta davanti all'autogrill di Badia al Pino, vicino Arezzo. Sono state acquisite almeno tre testimonianze oculari che concordano nel dire che l'agente Spaccatorella ha sparato con il braccio teso, ad altezza uomo, mentre lui si era sempre difeso sostenendo che il colpo della pistola gli sarebbe partito accidentalmente mentre era in movimento. I funerali di Gabbo, come gli amici chiamavano Gabriele, sono stati celebrati nella chiesa di San Pio X, nel quartiere romano della Balduina. Durante l'omelia don Paolo si è chiesto: "Che cosa ha fatto Gabriele per morire?" e, poco dopo, il fratello Cristiano distrutto dal dolore: "La prima battaglia che dovremo affrontare è renderti la giustizia che meriti". "Giustizia" è la parola che ha accompagnato la giornata dei funerali, davanti alla chiesa c´era allestito uno striscione che portava questa scritta: «Ciao Gabriele,oggi e per sempre sarai un'aquila nel cielo». Molti gli ultras arrivati da tutta Italia che hanno lasciato la sciarpa della propria squadra sul cancello di ingresso della chiesa. di Carmen Spanò

Genova - Quattro ultras in carcere e due agli arresti domiciliari per gli scontri tra tifosi sampdoriani e genoani che si sono conclusi con diversi danni anche ad automobili e abitazioni. E' successo lo scorso 23 settembre, cinque ore prima dell'inizio del derby Sampdoria-Genoa. A identificarli, i video amatoriali su You Tube. Per altri tre ultras è scattato l'obbligo di firma e che altri tredici sono indagati. Quattordici ultras del Genoa e 8 tifosi sampdoriani saranno sottoposti a Daspo, cioè gli sarà imposto il divieto di recarsi allo stadio. Le accuse sono di rissa aggravata, lesioni, danneggiamento, porto abusivo di armi improprie, lancio di oggetti e travisamento, visto che erno tutti incappucciati. il vicequestore Giuseppe Gonan, ha spiegato, "molti fanno parte della tifoseria organizzata, altri invece sono soggetti più giovani: il più grande ha 43 anni e il più piccolo venti". Nelle perquisizioni sono stati trovati coltelli, aste, una mazza ferrata, materiale di stampo neonazista e un libro dal titolo 'Follie da stadio'. Ma gli inquirenti smentiscono una matrice ideologica nel tifo organizzato genovese. di Giovanna Votano

Roma - Terrorismo, questa l'accusa del gip di Roma per due dei quattro arrestati, per gli incidenti di domenica sera e gli assalti a Coni e caserme. Nell'ordinanza di custodia cautelare, il giudice per le indagini preliminari ha scritto  che è stato un "tentativo di condizionare i poteri dello Stato". Per i difensori dei due tifosi l´accusa sarebbe decisamente eccessiva. Intanto altri cinquanta ultras sono stati identificati dai filmati delle telecamere della caserma. L´inchiesta punta  anche ad accertare le relazioni tra tifo organizzato, estrema destra e sinistra antagonista. Gli investigatori stanno controllando anche i tabulati dei telefonini per ricostruire il tam tam delle comunicazioni, prima e dopo i disordini. Nuovi dettagli sulla rissa all'autogrill. di Badia del Pino. Secondo il procuratore capo di Arezzo Ennio Di Cicco, "i coltelli e un ombrello mezzo rotto trovati nell'area di servizio, evidentemente erano degli occupanti della macchina dove c'era Sandri". Gli juventini, quindi, "erano vittime dell'aggressione''. Secondo l'inchiesta furono i laziali a tendere l'agguato ai bianconeri. L'ipotesi di reato potrebbe essere quella di ''porto di oggetti atti a offendere con eventuali lesioni'', ma questo filone di indagine è considerato meno rilevante dal procuratore e ''potrebbe essere stralciato, visto che si tratta di episodi collaterali''.  di Danila Bellino

 

 

Aborto : la Lombardia modifica la legge 194

Milano -  La Regione Lombardia cambia la legge sull'aborto. varando un manuale d'applicazione della legge 194, unico in Italia. Con la nuova modifica, il tempo limite per l'interruzione terapeutica della gravidanza é stato fissato alla ventiduesima settimana e 3 giorni. Il pool istituito dal ministro della Salute Livia Turco sulle cure ai prematuri ha stilato il suo documento conclusivo sotto la ventiduesima settimana e 6 giorni la rianimazione è sconsigliata. Le linee della Regione Lombardia, prevedono l'interruzione di gravidanza per motivi di salute della donna anche al via libera di un'équipe di specialisti. Il governatore Roberto Formigoni ha assicurato, "Non è una sfida al Governo sulla legge 194. La nostra è un'iniziativa che mette a frutto l'esperienza di due ospedali lombardi all'avanguardia, la Mangiagalli e il San Paolo, dove le linee d'indirizzo sono già state applicate con risultati positiviA vantaggio delle donne. Con un investimento di 64 milioni di euro, infatti, potenziamo anche le attività di prevenzione soprattutto nei consultori". Critiche da Pd e Radicali. "È una decisione inutile, tutta politica", ha detto Silvio Viale, il ginecologo radicale che ha condotto al Sant'Anna di Torino la sperimentazione sulla Ru486, "l'unico scopo è intimidire i medici non obiettori". Non é convinto nemmeno Gianpaolo Donzelli, neonatologo al Meyer di Firenze, "È uno degli effetti perversi della devolution sanitaria, un atto inopportuno perché su questi temi è già in atto un dibattito che coinvolge il ministero della Salute, il Consiglio superiore di Sanità e il Comitato nazionale di bioetica". .di Giovanna Votano

 

 

Lo Statuto degli Studenti

Roma - Sono pochi gli studenti che conoscono lo Statuto degli Studenti e di conseguenza non sono consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri. Ogni scuola dovrebbe pubblicizzare al meglio questo documento importantissimo per regolare l'attività scolastica e i processi educativi e formativi. La mancata conoscenza dei diritti spesso mette in difficoltà lo studente che si trova a disagio davanti a tante norme di cui gli sfugge la comprensione e la logica. Solo così la scuola italiana può creare una comunità in cui tutti collaborano intensamente. Gli stessi studenti non sarebbero attirati da battaglie futili per questioni infantili, ma con una visione più chiara dei problemi, si interesserebbero di più alla gestione democratica degli istituti. di Samuela Dromì

Regolamento di disciplina degli alunni (Regolamento ex art. 4 D.P.R. 24.6.1998 n° 249 )
1) Comportamenti anomali in generale
Sono individuati come comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri di cui all' art. 3 del D.P.R. 24.6.1998 n° 249 i comportamenti anomali verso la comunità scolastica, verso le persone e verso le cose individuati negli articoli seguenti.

2) Comportamenti anomali verso la comunità scolastica
Sono comportamenti anomali verso la comunità scolastica:

assenze reiterate o non giustificate
ritardi reiterati o non giustificati
falsificazione di dichiarazioni di giustificazione o di altri documenti
presentazione di dichiarazioni dì giustificazione o di altri documenti con firma falsa dei genitori o di chi ne fa le veci.

3) Comportamenti anomali verso le persone
Sono comportamenti anomali verso le persone rilevanti per questo regolamento quei comportamenti irriguardosi o lesivi della integrità fisica, del nome, dell'immagine, dell'onore, della reputazione, dell'identità personale, assunti nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale non docente, dei compagni e delle compagne di classe o di altre classi, indipendentemente dal fatto che essi si configurino anche come reati punibili ai sensi della legge penale.

4) Comportamenti anomali verso le cose
Sono comportamenti anomali verso le cose rilevanti per questo regolamento quei comportamenti di danneggiamento o asportazione delle cose indipendentemente dal fatto che essi si configurino anche come reati punibili ai sensi della legge penale.

5) Sanzionabilità dei comportamenti anornali
La punibilità dei comportamenti anomali individuati da questo regolamento ai sensi della legge penale non esclude la loro sanzionabilità ai sensi degli articoli seguenti.

6) Sanzioni disciplinari
Sono individuate come sanzioni disciplinari ai fini di questo regolamento:

la censura verbale da annotare sul registro di classe irrogata dall'insegnante che ha accertato il comportamento anomalo o che ne ha ricevuto la denuncia
la censura verbale da annotare sul registro di classe irrogata dal capo d'istituto su segnalazione dell'insegnante che ha accertato il comportamento anomalo o che ne ha ricevuto la denuncia

la censura scritta sul libretto personale dello studente o della studentessa, da annotare sul registro di classe, irrogata dal capo d'istituto su segnalazione dell'insegnante che ha accertato il comportamento anomalo o che ne ha ricevuto la denuncia
l'allontanamento temporaneo dello studente o della studentessa dalla comunità scolastica fino ad un massimo di 15 giorni; la sanzione dell'allontanamento deve essere disposta dal consiglio di classe, dopo aver sentito l'incolpato che ha diritto a difendersi.


6) bis
Avverso a tutte le sanzioni è ammesso ricorso di legittimità e di merito alla commissione di garanzia dell'istituto, composta dal Dirigente Scolastico, da due docenti, da due studenti, da due genitori e un rappresentante del personale ATA, eletti contestualmente al consiglio d'istituto e che resta in carica tre anni. La componente studentesca viene, come nel consiglio, rinnovata annualmente.
I membri della commissione che partecipino all'emanazione di sanzioni nel consiglio di classe si astengono dal giudizio della commissione di garanzia; il Dirigente scolastico viene sostituito dal vice preside. Dalla data di emanazione della sanzione sono disponibili 7 giorni per il ricorso alla commissione di garanzia. La commissione giudica in via definitiva. Fino al suo giudizio le sanzioni restano sospese.


7) Proporzionalità della sanzione
L'irrogazione delle sanzioni deve essere proporzionata alla gravità dell'infrazione disciplinare ed ispirata, per quanto possibile, al principio della riparazione dei danno. Le sanzioni devono tenere conto della situazione personale dello studente e della studentessa. Allo studente ed alla studentessa è sempre offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della comunità scolastica, da concordare con chi ha irrogato la sanzione stessa.

8) Diritto di difesa
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

9) Allontanamento temporaneo
La sanzione dell'allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica ( art. 6 lettera "d" di questo regolamento) può essere irrogata soltanto dal Consiglio di classe in seduta plenaria (con la partecipatone dei rappresentanti dei genitori e degli studenti) nel caso in cui il comportamento anomalo sia grave o reiterato.

10) Comunicazione della sanzione ai genitori
La sanzione disciplinare irrogata ad uno studente o ad una studentessa minorenne deve sempre essere comunicata personalmente ai genitori (o a chi ne fa le veci), convocati da chi ha adottato il provvedimento. La sanzione disciplinare irrogata ad uno studente o ad una studentessa maggiorenne deve sempre essere comunicata ai genitori (o a chi ne fa le veci) anche a mezzo posta a cura di chi ha adottato il provvedimento.

11) Casi Particolari -
I comportamenti anomali di cui all' art. 2 lettere "d" e "e" di questo regolamento sono sanzionati con la.censura scritta di cui all' art. 6 lettera "e"; nel caso di gravità o reiterazioni di detti comportamenti può essere irrogata la sanzione dell'allontanamento temporaneo di cui all' art. 6 lettera "d". - Il danneggiamento di cose può essere sanzionato oltre che dai provvedimenti di cui all' art. 6, dall'obbligo di riparare o sostituire quanto danneggiato a carico dello studente o della studentessa colpevole.

 

 

I giovani contro le Mafie

Palermo - “Alta Civiltà. La sfida dei giovani alle mafie”. Domenica 25 novembre, giornata di dibattiti e confronti sul tema della lotta a tutte le mafie su www.politicamentescorretto.org e su Libera Radio, web radio d'informazione contro le mafie. Protagonisti,  donne, uomini e soprattutto giovani impegnati in una lotta che non riguarda solo il Sud, ma tutto il Paese. Testimonianze importanti anche dopo l’arresto del boss Salvatore Lo Piccolo e la partecipazione di pubblico al Teatro Biondo al convegno su mafia e racket.  “Una Cosa anche Nostra”. con Gianluca Di Feo de "l’Espresso", che ha intervistato il procuratore nazionale Antimafia, Piero Grasso.  “Alta Civiltà. La sfida dei giovani alle mafie”, con i rappresentanti di Addio Pizzo di Palermo, Coordinamento Anticamorra della Campania, Libera Ragusa, Libera Emilia-Romagna, Panta Rei, Rita Express e partecipanti ai campi di lavoro di Libera Terra. E ancora : don Luigi Ciotti, Gherardo Colombo, Pina Grassi, Piero Grasso e Pierluigi Stefanini.Roberto Morrione, direttore di Libera Radio, in “Vedo, Sento, Parlo”, sui rapporti tra mafie e informazione. Poi, “Sorelle di Antigone”: a confronto le esperienze di Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime della strage di Pizzolungo, Alessandra Camassa, magistrato, Gabriella Ebano, giornalista e fotografa, Pina Grassi, vedova dell’imprenditore Libero Grassi e Rita Borsellino. di Francesco Macrì

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